La frana che si è abbattuta sulla via dell'Amore ferendo quattro turiste australiane, di cui due in maniera grave, è stata probabilmente determinata dalla siccità e da una fragilità strutturale di un territorio splendido e difficile. I costoni di roccia si sono staccati dal culmine della collina, non costretti dalle reti d'acciaio che invece imbragano le pietre sottostanti, quelle più vicine al sentiero. Una frana composta da decine e decine di metri cubi di terra e sassi che ha travolto le quattro turiste australiane mentre camminavano su un sentiero largo poco più di un metro. "La forza della frana - dicono gli esperti rocciatori del Soccorso Alpino - è aumentata con la velocità acquisita grazie all'altezza, circa 250 metri sopra il sentiero. Una forza davvero imponente tanto che una delle vittime è stata trascinata via dopo che i sassi hanno piegato la ringhiera d'acciaio. E meno male che non era domenica. Quando questo sentiero è così pieno di gente che non si riesce a camminare non ci sarebbe stato spazio nemmeno per aggrapparsi. Sarebbe stata una strage". Le rocce si sono abbattute sul selciato del sentiero. Alcune di queste erano di due metri di diametro, e sotto una di essere è rimasta impigliata la turista ferita in modo più grave, Judy Greig, che ha avuto lo schiacciamento del torace. "Sono viva per miracolo, me la sono vista davvero brutta- ha raccontato la donna alla squadra dell'elisoccorso che l'ha portata in salvo -. Stavamo facendo una passeggiata quando hanno iniziato a cadere pietre e massi. E' stato un incubo". Le rocce che hanno ferito le altre sue compagne sono come esplose nell'urto con il sentiero. Le schegge hanno colpito al volto, alle braccia, alla testa e alle gambe, altre due turiste che facevano parte della piccola comitiva. "Siamo preoccupati perché non siamo ancora entrati nella brutta stagione - ha detto il direttore del parco, Patrizio Scarpellini -. Quel costone è venuto giù per lo stato di siccità del terreno. Ci chiediamo cosa potrà succedere quando arriverà la pioggia". Esattamente 11 mesi fa, il 25 ottobre 2011, la grande pioggia si portava via Vernazza e Monterosso. Undici mesi dopo nella stessa zona, tra Riomaggiore e Manarola, le Cinqueterre tornano a sgretolarsi. Ma non per l'acqua - dicono i geologi - per il caldo. I sindaci delle Cinque Terre hanno ordinato che la Via dell'Amore per precauzione rimanga chiusa, almeno per ora.
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