Dopo la notizia del licenziamento in tronco di Marica Ricutti, una lavoratrice separata e madre di un figlio disabile di 5 anni che non rispettava gli orari di lavoro nel negozio di Corsico (Milano), scoppia un nuovo caso Ikea.

Nello stabilimento di Bari, la società svedese ha infatti licenziato un dipendente - padre di due bambini - per essersi trattenuto cinque minuti in più durante una pausa pranzo.

Lo afferma dal sindacato Uiltucs, che in un comunicato ha parlato di "licenziamento illegittimo e vergognoso" e di un "provvedimento eccessivo e sproporzionato che ha portato l'uomo, fra l'altro monoreddito, a essere cacciato dopo 11 anni di lavoro impeccabile".

"Il provvedimento nei confronti di Claudio", ha affermato Giuseppe Zimmari, segretario generale della Uiltucs Puglia, "è eccessivo e sproporzionato. L'azienda non ha poi avanzato tutte le contestazioni appena avvenivano i presunti ritardi nel rientro in servizio dalla pausa, ma ha atteso di sommarle. Per questo per noi è un licenziamento senza dubbio illegittimo e sarà impugnato. Daremo battaglia dal punto di vista sindacale e non ci fermeremo".

(Redazione Online/F)

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