«Ho avuto il dono, e ancora oggi lo reputo tale, di incontrare nella mia carriera di docente Lorenza Alagna. Non sapevo che fosse la figlia di Matteo Messina Denaro proprio perché non porta il cognome del padre ma quello della madre, Franca Alagna. Non ho mai rilasciato dichiarazioni false su di lei, anzi la ricordo come una ragazza studiosa, attenta in classe, ben educata, forte e determinata».

Lo racconta Fabiana "Bia" Cusumano, ex insegnante liceale di Italiano e Latino della figlia di Matteo Messina Denaro: la 27enne, unica figlia riconosciuta dal boss, non lo avrebbe mai visto fin dalla nascita e dopo l’arresto ha deciso di non andare ai colloqui in carcere. La ragazza abita a Castelvetrano e un anno e mezzo fa, il 14 luglio 2021, ha partorito un bimbo. «Perché Lorenza non vuole vedermi? Perché è arrabbiata con me?», si chiede il superlatitante in alcuni fogli sequestrati nel suo covo a Campobello di Mazara.

«Ho ribadito più volte - spiega l'insegnante - quello che lei stessa una volta mi disse: 'per voi può essere uno stragista, un criminale, un super boss, per me resta mio padre'. Ho letto dentro queste parole tutto il dolore di una giovane ragazza divisa tra la consapevolezza di essere figlia di un boss e l'amore inevitabile e imprescindibile per un genitore, chiunque esso sia, anche un mafioso. Non ho mai screditato Lorenza, come non l'ho fatto mai con nessuno dei miei alunni. In classe lei è stata amata, rispettata, valorizzata come tutti gli altri miei studenti».

«Su questa vicenda so bene che forze più grandi di Lorenza si muovono e si agitano. Se così non fosse non si spiegherebbero i trenta anni di latitanza. Se ognuno avesse fatto il proprio dovere, non ci sarebbero stati tutti questi morti ammazzati che oggi pesano sulle nostre coscienze. Insegno da 15 anni e in classe ho parlato sempre di mafia e legalità, del coraggio di dire la verità, di non girare lo sguardo altrove», ha concluso.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata