L’autopsia su Simona Cinà: morta per annegamento, esclusi l’infarto o patologie congenite
Non chiaro l’orario del decesso della giovane pallavolista, dai primi esami è emerso che aveva acqua nei polmoniSimona Cinà
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Sarebbe morta per annegamento Simona Cinà, la giovane pallavolista di Capaci trovata senza vita sabato nella piscina di una villa di Bagheria (Palermo) in cui stava festeggiando la laurea di due amici.
Questi i primi esiti dell'autopsia che si è conclusa in mattinata e non ha fatto emergere problemi cardiaci. Non è stato chiarito però l'orario esatto del decesso.
L’esame avrebbe escluso un infarto o patologie congenite silenti.
La ragazza dunque sarebbe annegata, infatti nei polmoni è stata ritrovata dell'acqua. Non è chiaro, però, se sia finita sott'acqua e sia affogata dopo aver avuto un malore per cause naturali o se a provocarlo sia stata l'assunzione involontaria di droga o alcol. Per accertalo sarà necessario attendere gli esiti degli esami tossicologici.
(Unioneonline/L)