Antonio Ingroia, ex pm di Palermo, è stato interrogato oggi nell'ambito dell'inchiesta della Procura che lo vede indagato per peculato.

L'ex magistrato secondo le accuse avrebbe percepito, indebitamente, vari rimborsi per trasferte in qualità di amministratore di Sicilia e-servizi, una società regionale.

Nel mirino degli inquirenti, il periodo compreso fra il 2014 e il 2016 quando Ingroia avrebbe ricevuto 30mila euro comprensivi di spese per trasporti, vitto e alloggio, nonostante fossero rimborsabili solo quelle per i viaggi.

Oggi ha spiegato che, invece, dal suo punto di vista la norma in questione prevede non solo gli esborsi per i trasporti ma anche quelli di viaggio.

Altra contestazione, poi, riguarda l'indennità che si sarebbe liquidato: 117mila euro a fronte di un utile di 33mila, e la differenza avrebbe causato un deficit di bilancio alla società.

In base alla nuova disciplina, la liquidazione può essere corrisposta solo quando ci siano utili e in ogni caso con un importo non superiore al doppio del compenso chiamato "omnicomprensivo".

Dal canto suo, Ingroia spiega il tutto in una nota in cui scrive che "si tratta di una vicenda vecchia" e la contestazione nei suoi confronti "si basa su una legge del 2006 abrogata nel 2008 dalla legge n. 133 (art. 61, comma 12)".

E per quanto riguarda l'indennità, "non me la sono certamente attribuita io ma mi è stata riconosciuta dall'assemblea dei soci e segnatamente dalla Regione Sicilia"; sulle spese poi: "All'atto della mia nomina come amministratore unico di Sicilia e-Servizi ero già residente a Roma da tempo e la legge prevede, in caso di nomina di professionisti residenti fuori sede, il rimborso delle spese di viaggio, ossia trasporto, vitto e alloggio, così confermato da più pronunce della Corte dei Conti. Spese tra l'altro contenute, come ho avuto modo di dimostrare alla Procura, sulla base di un regolamento dei rimborsi spese che io per la prima volta ho introdotto a Sicilia e-Servizi".

Infine, si dice stupito e amareggiato ma comunque fiducioso sul fatto che la Procura saprà agire con "energia e saggezza".
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