L'autopsia ha confermato: è stata la malaria ad uccidere Sofia Zago, la bimba di 4 anni morta nell'ospedale di Brescia dov'era ricoverata.

"Morte per encefalopatite malarica", ha riferito il procuratore capo di Trento Marco Gallina.

Intanto, proseguono le indagini per capire come la piccola possa essere stata contagiata da un virus che in Italia non uccideva da decenni.

Ecco tutte le ipotesi.

- Contagio in ospedale, dove c'erano i due bambini appena tornati dal Burkina Faso e colpiti dalla malaria: potrebbe essere avvenuta tramite l'utilizzo di siringhe o altri strumenti contaminati, o attraverso trasfusioni di sangue infetto. Un'ipotesi al vaglio del ministro Beatrice Lorenzin, che sarebbe gravissima e che è del tutto esclusa dall'ospedale di Trento.

- La puntura di zanzare "vettori" della malattia, che potrebbero essere arrivate, tramite bagagli e viaggi aerei, fino in Italia.

- La puntura di zanzare "italiane" che, dopo aver punto soggetti infettati (i bambini di ritorno dal Burkina Faso) hanno poi contagiato Sofia. Una probabilità comunque molto bassa, sia perchè quei particolari tipi di zanzare in Italia sono sempre meno e si trovano soprattutto al sud, sia perché è difficile, spiegano gli esperti, che possano infettarsi e trasmettere la malattia.

Intanto, gli esperti del ministero che stanno indagando sul contagio, hanno iniziato a valutare l'ipotesi che la piccola abbia contratto il virus mentre era in vacanza a Bibione, dunque prima di essere ricoverata a Portogruaro e a Trento.

(Redazione Online/L)

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