Una bimba di 14 mesi è stata salvata all'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dopo aver inalato semi di girasole che hanno rischiato di soffocarla

La bambina, come rende noto l’azienda sanitaria reggiana, era stata portata dalla famiglia al pronto soccorso il primo settembre con febbre persistente e attacchi di vomito. I genitori hanno spiegato ai medici che aveva manifestato tosse mentre stava mangiando dei semi di girasole durante un soggiorno all'estero e che, nonostante antibiotici e aerosol, la febbre non si abbassava. La piccola è stata sottoposta ad esami radiologici e ricoverata per procedere ad una broncoscopia. L'esame alle vie aeree, eseguito in sala operatoria con la bimba intubata, ha evidenziato la presenza di un seme di girasole nel bronco principale di sinistra e di tre semi nel bronco principale di destra. Quest'ultimo era quasi completamente occluso e mostrava una reazione infiammatoria legata alla lunga persistenza del corpo estraneo.

I semi - che misuravano fino a 10 millimetri in lunghezza - sono stati rimossi uno ad uno. La delicata manovra di disostruzione è stata eseguita dal dottor Roberto Piro, responsabile della Pneumologia, assieme al direttore dello stesso reparto Nicola Facciolongo.

La bambina è poi rimasta in osservazione nel reparto di pediatria e nella giornata di ieri è stata dimessa.

"Siamo felici che tutto sia andato per il meglio - spiega il dottor Piro - Quello che è accaduto ci spinge ancora una volta a fare un appello a genitori, nonni e parenti a non abbassare la guardia e a non offrire ai bimbi piccoli frutta secca o altri alimenti che per forma, consistenza o dimensioni possano essere a rischio di inalazione. Se gli alimenti non sono adatti il pericolo è sempre dietro l'angolo". 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata