La Procura di Verona ha aperto un fascicolo, e lo ha inviato per competenza territoriale a Bergamo, un fascicolo per vilipendio al Presidente della Repubblica nei confronti del deputato leghista Vito Comencini.

"Questo Presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo. È un Presidente che se ne frega del 34% degli italiani", aveva urlato a Pontida durante un comizio lo scorso 15 settembre. Salvo poi, dopo l'ondata di polemiche, correggere il tiro senza scusarsi pubblicamente: "Non era mia intenzione insultarlo".

Il fascicolo è stato aperto come atto dovuto in seguito all'esposto presentato da Mao Valpiana, esponente del Movimento non violento di Verona.

Comencini ora rischia, in base all'articolo 278 del codice penale, da uno a cinque anni di reclusione.

"Certo, ammetto di aver sbagliato i toni, ma rivendico il diritto di critica", afferma Comencini commentando la notizia. Il parlamentare si dice "sereno".

"Non si devono mai esagerare i toni, ma processare le idee non è degno di un Paese civile", ha dichiarato invece Matteo Salvini.

(Unioneonline/L)
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