Mascherine al chiuso ancora obbligatorie per un mese e mezzo, ma non ovunque.

Il governo ha optato per la linea della prudenza, visto che i contagi da Covid-19 non accennano a diminuire. Per questo la Camera dei Deputati ha approvato un emendamento che prevede la proroga dell’utilizzo delle mascherine in alcuni ambiti fino al 15 giugno.

Parliamo di trasporti locali e a lunga percorrenza, ospedali e presidi sanitari, rsa, cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo al chiuso (doscoteche comprese), scuole e palazzetti dello sport al chiuso. Nei restanti luoghi – compresi bar e ristoranti – l’utilizzo del dispositivo non è più obbligatorio ma resta raccomandato.

Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, che in serata ha firmato un’ordinanza che farà da ponte nel tempo necessario alla conversione del decreto.

La pandemia non è finita e chiediamo di intensificare la campagna vaccinale con le quarte dosi per over 80 e fragili”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che pur essendo ancora “dentro” la pandemia, ora “abbiamo gli strumenti per gestirla”.

“Esclusi ospedali e Rsa, in tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata”, ha precisato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che si è detto “soddisfatto” del risultato raggiunto. Dal primo maggio dunque inizia, anche senza Green pass, “una nuova fase coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza”.

(Unioneonline/L)

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