"Eravamo impiegati nella zona di via Po e stradone Misa, e finché abbiamo potuto abbiamo portato fuori delle persone che gridavano aiuto. In via Tevere erano tante le situazioni critiche ma non riuscivamo a raggiungere le persone e siamo dovuti tornare indietro". È il drammatico racconto di Lorenzo, volontario del gruppo comunale di Senigallia di protezione civile. Una voce, la sua, che si intreccia a quella delle decine e decine di soccorritori e vittime della furia del maltempo che nella notte ha travolto, seminando morte e disperazione, il territorio delle Marche.

"Sentivamo i figli piangere per i genitori anziani imprigionati in casa – racconta ancora Lorenzo scosso dall’emozione – non potevano fare nulla e nemmeno noi ci siamo riusciti. Poi, fortunatamente, l’arrivo dei vigili del fuoco”.

C’è poi la drammatica testimonianza del ragazzo che stanotte disperatamente lanciava appelli su facebook dalla sua abitazione di Pianello di Ostra: “Aiutate mio nonno, vi prego - scriveva sulla sua pagina - è al piano terra e siamo intrappolati in casa”. Un appello, purtroppo, che nulla ha potuto: il nonno del giovane è morto prima che qualcuno potesse salvarlo.

"Ho visto la morte”, racconta Vale, 41enne di origine albanese. Ieri sera l'ondata di piena del Nevola ha allagato il pianterreno della villetta a due piani dove abitano anche il nonno del fidanzato e la compagna del nonno. Proprio questa, Rina, 75 anni, è stata uccisa dal fiume d'acqua che è entrato in casa, mentre tentava di chiudere le finestre. "Eravamo di sopra e ho sentito urlare Rina - racconta Vale - Con il nonno del mio compagno e mia figlia, abbiamo detto 'andiamo su subito di sopra'. Il nonno è tornato indietro a prendere Rina ma lei è andata a chiudere le finestre. 'Lascia stare, andiamo su', le ho detto ma in quel momento era arrivata l'acqua fino a qui e non abbiamo potuto fare niente. È successo tutto in poco tempo: la donna è stata travolta dall’acqua che è entrata”.

"È una situazione apocalittica, una cosa che in tanti anni non ho mai visto”, ha raccontato il sindaco di Castelleone di Suasa Carlo Manfredi, in collegamento con Rainews24. “Piante e alberi trasportati come fuscelli. Purtroppo siamo ancora alla ricerca del bambino di 8 anni. Ieri notte fortunatamente abbiamo trovato la mamma ancora in vita. Era in auto poi ha visto questa corrente d'acqua arrivare ed è scesa con il con il bambino in braccio e sono stati trascinati via”.

(Unioneonline/v.l.)

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