Il commissario Arcuri: "Sbagliato pensare ora al 'liberi tutti'"
"Non siamo a pochi passi dalla fine, al più siamo all'inizio di una lunga fase di transizione"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Nulla di più sbagliato pensare ora al 'liberi tutti'".
Lo ha detto il commissario per l'emergenza coronavirus Domenico Arcuri durante il punto stampa alla Protezione civile, ribadendo l'importanza di restare a casa e ricordando le oltre 16mila vittime in Italia, per le quali "nessun algoritmo potrà mai cancellare il dolore".
"Non siamo a pochi passi dalla fine, al più siamo all'inizio di una lunga fase di transizione", ha aggiunto, chiedendo a tutti i cittadini di "non commettere errori a Pasqua", perché si tratta di "giorni decisivi" per la lotta al coronavirus.
Arcuri ha anche ricordato alcuni numeri: per le strutture sanitarie, prosegue l'installazione delle apparecchiature, "fino a ieri sera sono stati consegnati 1904 ventilatori, e nell’ultima settimana 368 nuovi ventilatori, 53 al giorno". E ha ribadito quanto sia importante non creare in queste circostanze "l'ennesima diseguaglianza tra nord e sud" ma, "per una volta, pensiamo a come sarà il nostro Paese quando tutto questo sarà finito".
In merito alla questione delle mascherine, il commissario ha chiarito: "Attualmente ci occupiamo di rifornire le strutture sanitarie e parasanitarie, non ci occupiamo ancora della distribuzione ai cittadini. Se le regioni ritengono che tutti debbano dotarsi di mascherine, si occuperanno da sole di rifornire i cittadini fino a una nuova organizzazione che non è ancora arrivata".
"Non esprimo sul tema la mia opinione in senso stretto - ha sottolineato - ma credo che per molto tempo molti di noi si dovranno abituare a utilizzare questo strumento di protezione".
(Unioneonline/F)