Il ceppo italiano isolato al Sacco: "Ci aiuterà a tracciare l'epidemia"
Priorità l'analisi in vitro della possibilità di crescita con vari farmaci già disponibili e che possono teoricamente esser utilizzati per questa malattiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
All'Ospedale Sacco di Milano è stato isolato il ceppo italiano del coronavirus.
"Lo abbiamo intercettato e studiato - conferma Massimo Galli, professore di Malattie Infettive all'Università di Milano e Direttore delle Malattie Infettive al Sacco, raggiunto dal Corriere della Sera - Questo virus è capace di distruggere certe cellule in laboratorio. Adesso stiamo analizzando il suo patrimonio genetico e lo dobbiamo sequenziare".
Ora la sfida per i ricercatori è andare "a studiarlo pezzo a pezzo, in tutte le varianti isolate".
"Probabilmente - ha poi aggiunto Galli - andremo anche avanti ad isolarne altre, se sarà necessario. E andremo a valutare di conseguenza un'intera possibilità di interventi di studio. Forse quello a cui siamo più immediatamente interessati è cimentare in vitro la possibilità di crescita con vari farmaci già disponibili per altre aree che possano teoricamente esser utilizzati per questa malattia".
Si deve "meglio definire che cosa è successo nelle aree lombarde 'contaminate' dal coronavirus" e "capire se e come è esistito un paziente 'zero', cioè quello che ha dato il via al contagio".
Poi "c'è un piccolo mistero da risolvere: perché i bambini al momento sembrano essere immuni? Queste nuove scoperte possono aiutare a trovare una risposta".
(Unioneonline/v.l.)