Street food e botulino, un altro caso: quattro pazienti gravi in Calabria, ancora in terapia intensiva l’undicenne sardo
Due 17enni e due 40enni, tutti avevano mangiato un panino. Fermata l’attività, un camion(Ansa)
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Hanno mangiato un panino comprato in un food track parcheggiato a Diamante e dopo alcune ore hanno cominciato ad avvertire annebbiamento della vista e vomito. Portati ieri sera dai familiari a Cosenza, due 17enni sono stati ricoverati in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva per una sospetta intossicazione alimentare da botulino.
E adesso si pensa ad un vero e proprio focolaio. Stamani, nello stesso reparto, sono state ricoverate due donne di 40 anni, mentre all'ospedale cosentino giungono notizie di altri presunti casi che si stanno verificando in queste ore sulla fascia tirrenica cosentina e che potrebbero confluire nelle prossime ore nello stesso ospedale.
I familiari dei 4 ricoverati hanno riferito che i malori dei loro congiunti sono iniziati dopo l'acquisto di panini con le cime di rapa nel food track e sulla base dei sintomi i medici sospettano, appunto, che si tratti di botulino. A due dei ricoverati è stato iniettato siero immune antitossina botulinica inviato da Taranto. Altre 7 dosi sono in arrivo da Roma con l'eliambulanza «grazie - ha detto il primario di terapia intensiva Andrea Bruni - alla disponibilità ed alla celerità del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli». Una delle fiale sarà utilizzata per un paziente già ricoverato, le altre sei saranno lasciate di scorta per eventuali altri casi.
Il sindaco di Diamante, nota località turistica sul Tirreno Cosentino, invita ad evitare «allarmismi allo stato del tutto ingiustificati» visto che «non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità all'attività della presunta intossicazione». L'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato le verifiche effettuando campioni sui diversi alimenti presenti nel food truck e, riferisce il sindaco Achille Ordine, «in via cautelare e prudenziale, ha sottoposto l'attività a blocco sanitario».
Gli intossicati cosentini, dunque, vanno ad aggiungersi agli 8 registrati alla fine di luglio a Monserrato. Tra loro un bambino di 11 anni, il più grave, che nei giorni scorsi è stato trasferito d'urgenza al Policlinico Gemelli di Roma. Le sue condizioni al momento sono stabili ma senza nessun miglioramento significativo ed è ancora in terapia intensiva pediatrica. Nei prossimi giorni sarà operato, dopo un lungo periodo di intubazione, per garantirgli una respirazione più stabile e ridurre i rischi associati alla ventilazione meccanica.
La Procura di Cagliari ha aperto un'inchiesta e iscritto nel registro degli indagati il nome dell'organizzatore della Fiesta Latina che si è tenuta dal 22 al 25 luglio a Monserrato.
(Unioneonline)