Le forme legittime di dissenso non possono mai “sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli”. 

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Parma in occasione della 38esima assemblea nazionale dell'Anci: "In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l'attacco recato al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l'ordine pubblico, sovente con l'ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anti-Covid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio. Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo combattono”.

In questi mesi “la dedizione quotidiana dei sindaci è stata decisiva per far fronte sul campo, unitamente all'impegno degli operatori sanitari, alla crisi che il nostro Paese ha dovuto affrontare con la pandemia. Una prova difficile, in tanti momenti drammatica, che ha evidenziato la capacità di coesione della nostra società. Desidero, in questa sede, esprimere un ricordo e rivolgere un pensiero di riconoscenza agli amministratori locali che hanno perduto la vita a fianco dei loro concittadini colpiti dal virus". 

"Abbiamo dato dimostrazione di saggezza e volontà di ripresa, è stato fatto un grande lavoro”, aggiunge. Ma ora “occorre prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie, che provengono dai nuovi contagi. Il tempo della responsabilità non è ancora concluso".

IL PNRR – Non è possibile “rimuovere le cautele, perché abbiamo oggi davanti a noi opportunità inedite e potenzialità, che hanno acquisito caratteri di concretezza grazie anche a scelte europee di alto valore politico. Dobbiamo essere in grado di trasformare le opportunità in realizzazioni capaci di migliorare il nostro modello sociale, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale, di offrire alle generazioni più giovani una società non compromessa da ipoteche insostenibili". 

Centrale per la ripresa il Pnrr: "Non possiamo vanificare la grande opportunità che si presenta avanti a noi. È la nostra priorità. Ad essa vanno subordinati interessi parziali" perché "non ci sarà un'altra occasione". 

E’ questa l’occasione significativa “per riprogettare il Paese, per il cambiamento, per ridurre ed eliminare i divari tra realtà urbane e zone rurali, per mettere in valore risorse come quelle montane, da tempo esposte al declino. È una sfida difficile che ci costringe a ripensare modelli di vita, distribuzione e accesso ai servizi, dopo decenni in cui la spinta al risparmio di risorse pubbliche, ha inciso profondamente e non sempre raggiungendo gli obiettivi". 

(Unioneonline/D)

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