In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, Coldiretti torna a lanciare l’allarme sui rischi che corre il territorio italiano. Oltre un quarto del nostro Paese (il 28%) è a rischio degrado e desertificazione con il calo della disponibilità di acqua che si alterna agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, come dimostrano i 908 eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia nei primi cinque mesi del 2024.

I dati emergono da un’analisi Coldiretti su risultanze Ispra e Eswd.

Lo scorso anno la disponibilità idrica del Paese è diminuita del 18% secondo Ispra e l’effetto si è fatto sentire soprattutto nelle regioni del Sud, dove il 2024 è stato sinora caratterizzato da una gravissima siccità con l’emergenza più grave che interessa la Sicilia. Nell’Isola gli agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza con una grande mobilitazione a Palermo per chiedere aiuti immediati per salvare le stalle, con gli animali rimasti senza cibo né acqua, e i campi, dove molte produzioni sono state praticamente azzerate, ottenendo risposte importanti dalla Regione Siciliana.

Ma problemi di siccità si sono registrati anche in Sardegna, Puglia, Basilicata con effetti devastanti in particolare sulla produzione di grano.

Non solo: il primo quadrimestre del 2024 è stato il più caldo di sempre, con una temperatura di 1,84 gradi superiore alla media storica, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata