«Oltre 60.000 professionisti della sanità italiani e di origine straniera hanno comunicato la propria partecipazione alla giornata di digiuno per Gaza, organizzata oggi in tutta Italia».

Lo afferma Foad Aodi, presidente dell’Associazione Medici di origine straniera in Italia (Amsi), dell’Unione medica euromediterranea (Umem), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento Internazionale Uniti per Unire.

Aodi ricorda che sono 1.422 i professionisti sanitari già uccisi nella Striscia: «Il digiuno sarà il nostro grido collettivo contro il silenzio - spiega -. Difendere medici, giornalisti, bambini e civili significa difendere la vita e la verità». La mobilitazione sta toccando in particolare le regioni Sardegna, Emilia-Romagna, Campania, Calabria, Sicilia, Lazio, Umbria, Veneto e Lombardia, con la presenza di medici, infermieri, farmacisti, psicologi, logopedisti e fisioterapisti.

«Un segnale forte, che lega la solidarietà alla popolazione di Gaza con la richiesta di un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi sanitari per portare aiuti, evacuare i feriti e garantire il diritto universale alla cura».

(Unioneonline)

 

 

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