Timbravano e abbandonavano il posto di lavoro. Non un posto di lavoro qualsiasi, l'ospedale.

La procura di Napoli ha notificato 60 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

Persone che passavano il badge e poi andavano a farsi i fatti loro, lasciando gli uffici vuoti e provocando disservizi.

Coinvolti centralinisti e impiegati, e due medici: uno in servizio pneumologia, l'altro in oncologia.

I furbetti sono stati incastrati dalle telecamere installate dagli investigatori, che hanno anche fatto diversi appostamenti. Alcuni timbravano anche per i colleghi e, secondo quanto emerso dalle indagini, si servivano anche di un minore per marcare il badge.

L'indagine è coordinata dal pm Giancarlo Novelli con il procuratore Giovanni Melillo. Truffa e violazione della legge Brunetta sono i reati ipotizzati.

MONOPOLI - Inchiesta analoga a Monopoli (Bari), dove 13 tra infermieri, tecnici, amministrativi ed ausiliari sono finiti ai domiciliari. Per 17 è scattato l'obbligo di dimora.

In quattro mesi hanno sottratto 660 ore di lavoro. Danni per 25mila euro alla Asl.

(Unioneonline/L)

L'INCHIESTA A MONOPOLI - VIDEO

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