Un ingente traffico di farmaci dopanti immessi sul territorio nazionale e provenienti dall'Est Europa è stato smantellato dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno e del Nas di Ancona.

Le perquisizioni, effettuate in 30 città italiane e fra queste anche Cagliari, hanno portato al sequestro di migliaia di confezioni di farmaci.

Nel capoluogo sardo è finito nei guai - per ricettazione e utilizzo di farmaci dopanti - un 47enne di Sestu, personal trainer.

Sono 55 in tutto le persone indagate a piede libero. Coinvolte diverse strutture tra palestre e centri sportivi amatoriali, in particolare ciclistici.

I prodotti sottoposti a sequestro, proposti anche via social e rivenduti anche dietro ricette mediche falsificate, erano per lo più destinati alle palestre, ma anche a ciclisti e praticanti di altri sport a livello amatoriale.

La rete è composta da decine di italiani, ritenuti, a vario titolo, responsabili di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico a distanza senza autorizzazione.

Si tratta di medicinali contenenti nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti, per un giro d'affari di circa 500mila euro.

L'indagine, iniziata nel 2018 è partita dai movimenti di un uomo di Folignano (Ascoli Piceno), sospettato di svolgere un'attività di commercio illecito di sostanze dopanti, ma si è presto allargata a tutta Italia consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all'acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante provenienti

da paesi dell'est Europa come la Bulgaria e la Polonia.

(Unioneonline/v.l.)
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