Sono stati notificati dalla Procura di Firenze gli avvisi di conclusione delle indagini a Tiziano Renzi, alla moglie Laura Bovoli e all'imprenditore pugliese Luigi Dagostino.

I genitori dell'ex segretario del Pd e l'immobiliarista sono indagati dalla Procura nell'ambito di un'inchiesta sull'emissione di alcune sospette fatture false.

Le Fiamme Gialle hanno individuato, in particolare, due fatture, una da 10mila euro e un'altra da 130mila euro, che non sembrerebbero corrispondere a effettive prestazioni o comunque apparirebbero gonfiate rispetto alle prestazioni effettivamente svolte. Secondo l'ipotesi di reato formulata dalla Procura, le fatture sarebbero state emesse dalle aziende dei coniugi Renzi, rispettivamente la Party srl e la Eventi 6, per operazioni inesistenti.

A "scoprire" la presunta "fattura non supportata da adeguata documentazione", sarebbe stato il nuovo amministratore di Tramor, Remì Leonforte. Secondo i pm le ricevute mancano di "adeguata documentazione dato che non veniva trovato né il contratto di afidamento dell'incarico, né lo studio di fattibilità menzionato". Ecco perché sarebbero frutto di "attività di consulenza mai effettuate, frutto di un accordo illecito stretto tra Bovoli, Renzi e Dagostino".

"Se devo essere processato, che mi processino. Che mi processino il più velocemente possibile, se possibile - ha scritto Renzi in una nota -. Passerò i prossimi anni della mia vita nei tribunali per difendermi da accuse insussistenti e per chiedere i danni a chi mi ha diffamato. Ma almeno potrò dire ai miei nipoti che la giustizia si esercita nelle aule dei tribunali e non nelle fughe di notizie e nei processi mediatici".

(Unioneonline/D)

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