Un'estate al mare? Sì, ma con ingressi contingentati, gli stabilimenti che dovranno rassegnarsi a tenere meno ombrelloni e i bagnanti che dovranno rispettare le regole del distanziamento sociale.

Il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss Gianni Rezza parla delle prossime vacanze: "E' ancora un po' presto per farlo ed è necessaria una certa cautela - premette - ma se la situazione epidemiologica confermasse l'attuale trend di miglioramento, allora ci si augura che gli italiani possano andare in vacanza".

"Ma solo rispettando scrupolosamente il distanziamento sociale - avverte - perché il virus, purtroppo, non scomparirà".

Quindi le regole allo studio, tra cui non menziona i box in plexiglass che proprio non piacciono agli operatori del settore: "Ci vorranno più controlli e vanno pensate misure di sicurezza come ombrelloni a maggiore distanza nei lidi (e dunque in minor numero, ndr) e scaglionamento delle presenze".

La questione, ammette l'esperto, "è complessa, perché va anche valutato il peso degli spostamenti delle persone da una zona all'altra per raggiungere eventualmente le località di mare e di vacanza". Per questo resta "cruciale" l'andamento della curva dei contagi "a seconda delle aree", su cui andranno fatte "opportune valutazioni".

Quanto all'acqua marina e alla sabbia, Rezza tranquillizza e sottolinea come "non vi siano evidenze di trasmissione del virus attraverso tali elementi". Il problema centrale su cui focalizzarsi "resta quello del distanziamento tra le persone, con la priorità di evitare assembramenti".

(Unioneonline/L)
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