C'è anche il delitto su commissione tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti per la morte di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza (Ravenna) trovata morta con la gola tagliata in casa sua.

Secondo un filone d'indagine l'assassino avrebbe agito su mandato di un'altra persona ed è entrato forse con una copia delle chiavi per poi mettersi alla ricerca della donna, tanto che l'aggressione è cominciata ai piani alti dell'appartamento. Questo spiegherebbe l'assenza di impronte: il killer avrebbe studiato tutti i dettagli del delitto.

LE INDAGINI - L'omicidio, tabulati alla mano, si è consumato in meno di 10 minuti. I quattro principali testimoni finora ascoltati in Commissariato sono Arianna, la figlia convivente; l'amica della figlia, anche lei Arianna, che quella notte si trovava ospite nella casa e che poco dopo le 6 ha lanciato l'allarme temendo l'intrusione di un ladro; Stefano, il nuovo compagno della Fabbri; e Claudio, il marito da cui la donna si era separata nel 2018. Sono state sentite anche le amiche di lei e l'avvocato civilista della vittima.

Dalle verifiche è emerso che nel 2017 la 46enne, a quel tempo ancora impiegata nell'officina di auto del marito, lo aveva denunciato per maltrattamenti legati a lamentate vessazioni psicologiche (a suo dire lui le impediva l'accesso alle risorse pecuniarie familiari), a un singolo episodio di aggressione con minacce pesanti e a un gps a calamita che lui le avrebbe sistemato (o fatto sistemare) nella vettura temendo che lei si incontrasse con un altro uomo (si tratta di un amico della donna che ora vive all'estero e che quindi è già risultato estraneo all'omicidio). Il fascicolo era stato archiviato ma tra i due ex coniugi era rimasto in piedi un contenzioso civilistico sulla divisione del patrimonio.

IL MOVENTE PASSIONALE - "Escludiamo categoricamente il movente passionale. Tutte le altre piste rimangono in piedi", ha precisato sul punto il Procuratore Daniele Barberini. Secondo quanto spiegato, dalle verifiche è emerso che la donna non aveva relazioni clandestine. Per quanto riguarda il nuovo compagno, le cose andavano bene tra i due tanto che, secondo le amiche di lei, volevano sposarsi il prima possibile. La relazione con l'ex marito si era definitivamente chiusa da più di due anni. Questo è un delitto - ha aggiunto il Pm Barberini - in cui "trenta secondi in più o in meno fanno la differenza nella ricostruzione della dinamica".

(Unioneonline/D)
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