Archiviazione per Ilaria Cucchi, dopo che il leader della Lega l'aveva denunciata per diffamazione per averlo definito uno "sciacallo" che "parla sotto effetto di mojito".

Secondo il gip di Milano, "le esternazioni di Ilaria Cucchi si inseriscono in una oltremodo dolorosa vicenda giudiziaria che è diventata di interesse pubblico per il coinvolgimento di uomini appartenenti alle istituzioni e che ha suscitato dibattiti accesi anche nel mondo politico - scrive il gip, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura -. In tale vicenda non può prescindersi dalla portata di dolore che la morte di Stefano Cucchi ha comportato per i famigliari, che hanno cercato di difendere la sua memoria e fare emergere la verità processuale".

Per il giudice "di fronte alle frasi del Senatore Salvini, avvertite come non 'rispettose' di quello che era stato l'accertamento processuale, le esternazioni di Ilaria Cucchi appaiono sì forti e astrattamente offensive, ma funzionali, nell'acceso dibattito, a reagire a quella che è stata percepita come un'indebita inconferente associazione del 'caso Cucchi' alla problematica, generale della droga".

Da qui l'archiviazione che ha riconosciuto a Ilaria Cucchi l'esercizio del diritto di critica.

I FATTI - A ricostruire la vicenda è la stessa sorella del geometra morto dopo l'arresto nel 2009.

"Il 14 novembre 2019 - ricorda - la Corte d’Assise di Roma ha condannato a 12 anni i Carabinieri imputati di omicidio preterintenzionale ai danni di Stefano Cucchi. Dieci anni dopo la sua morte. Matteo Salvini ha approfittato della grande attenzione mediatica di quei giorni sul mio processo per commentare così la sentenza 'Questo testimonia che la droga fa male sempre e comunque'".

"È stato questo uno sfregio evidente - scrive su Facebook -, ripetuto e riaffermato in varie occasioni, alla nostra lunghissima battaglia per la verità e la giustizia sulla morte di Stefano".

"Il Tribunale di Milano ha ritenuto che le mie espressioni, sicuramente molto forti, fossero tuttavia giustificate e 'pertinenti' al contesto - spiega Cucchi - Insomma il Giudice ha ritenuto che io ho esercitato in maniera più che legittima il mio diritto di critica. Il Senatore Matteo Salvini se ne faccia una ragione".

(Unioneonline/D)
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