Con il nuovo anno arriva l’ennesimo aggiornamento delle misure anti-Covid per far fronte alla quarta ondata della pandemia e al dilagare della variante Omicron. Il Consiglio dei ministri ha approvato due decreti nel giro di una settimana, uno il 23 l’altro il 30 dicembre.

Ecco il calendario delle novità dal primo gennaio sino a fine marzo, quando scade lo stato di emergenza che va avanti di proroga in proroga ormai da due anni.

1 GENNAIO, CAMBIA LA QUARANTENA – Tre categorie per la quarantena dei contatti stretti delle persone positive. Niente quarantena per gli asintomatici che hanno ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale primario (o sono guariti) nei 4 mesi precedenti. Per loro solo un periodo di auto-sorveglianza di cinque giorni, con comunicazione di eventuali sintomi insorti al proprio medico. Questi soggetti tuttavia avranno l’obbligo di indossare, per almeno dieci giorni, la mascherina Ffp2.

Chi è vaccinato da oltre 4 mesi, se asintomatico e venuto a contatto stretto con un positivo al virus, dovrà fare una quarantena di cinque giorni. Nessuna modifica per i non vaccinati, per loro resta la quarantena di dieci giorni.

3 GENNAIO, OLTRE MEZZA ITALIA IN GIALLO – Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia si aggiungono alla lista delle regioni in zona gialla, ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. diventano così 11 le Regioni gialle, un progressivo aumento che indica come l’aumento di contagi cominci a pesare sui numeri dei ricoveri e delle terapie intensive. Gli ultimi decreti hanno annullato di fatto le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. Ma il passaggio in giallo è un preludio alla possibile zona arancione, che comporterebbe ulteriori restrizioni per i non vaccinati, come l’impossibilità di lasciare il proprio comune di residenza.

5 GENNAIO, SUPER GREEN PASS SUL LAVORO? – Potrebbe approdare in Consiglio dei ministri il decreto che prevede l’obbligo del Super Green pass a tutti i lavoratori, dopo l'obbligo vaccinale già previsto per sanitari, forze dell'ordine e insegnanti.

Un provvedimento che Draghi voleva nel decreto del 30 dicembre ma che ha dovuto accantonare vista la contrarietà di M5S e Lega.

Un’alternativa al certificato rafforzato per tutti i lavoratori potrebbe essere l’estensione dello stesso ad alcune categoria: ad esempio, i dipendenti pubblici o coloro che lavorano a contatto con il pubblico. 

Se anche l’obbligo venisse approvato il 5, non entrerebbe in vigore prima di febbraio.

6 GENNAIO, RIPARTE LA SERIE A CON NUOVE REGOLE – Nel giorno della Befana riparte la Serie A, con capienza massima degli stadi ridotta dal 75% al 50%. Anche nei palazzetti al chiuso la capienza è stata ridotta, dal 50% al 35%.

7 GENNAIO, IL RITORNO A SCUOLA – In gran parte dell’Italia si torna in classe, anche se in alcuni territori la date è stata posticipata. Nelle scuole dell’infanzia i prof dovranno indossare mascherine Ffp2, così come nelle classi delle primarie e secondarie dove ci sono alcuni alunni esentati dall’uso della mascherina.

Potrebbe però cambiare anche il sistema di quarantene e dad per gli studenti, dopo le proposte delle Regioni avanzate al Governo. Visto l'avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, anche per le scuole elementari e la prima media - così come già succede per le superiori - l'ipotesi è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con un solo caso positivo.

10 GENNAIO, IL QUASI LOCKDOWN PER I NO VAX – Il super green pass viene ulteriormente esteso e sarà obbligatorio praticamente ovunque: per salire su treni, bus, metro e tutti i mezzi di trasporto, per mangiare e bere anche nei locali all’aperto, per entrare in alberghi, centri termali e centri benessere, svolgere attività sportiva anche all’aperto, andare a fiere e sagre, impianti sciistici e partecipare ai congressi. Chi non è vaccinato, insomma, potrà entrare solo nei negozi, nei supermercati e nelle farmacie. Una sorta di lockdown per i no vax.

10 GENNAIO, BOOSTER DOPO QUATTRO MESI – Si accorciano i tempi per la somministrazione della dose booster del vaccino. Sarà possibile riceverla già dopo 4 mesi e non 5. Tempi che comunque non sono obbligatori, ma vanno poi incrociati con quelli di scadenza del Super green pass.

1 FEBBRAIO, SI ACCORCIA LA DURATA DEL GREEN PASS – Il certificato verde rafforzato ottenuto tramite vaccinazione scade a sei mesi dalla somministrazione dell’ultimo vaccino. Un accorciamento graduale avvenuto nelle ultime settimane, in corrispondenza con i dati sulla durata della copertura del vaccino: prima infatti il Green pass durava dodici mesi, poi si è passati a 9 e dal primo febbraio si arriva a 6

FFP2 CALMIERATE SINO A FINE MARZO – Il commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo siglerà entro fine gennaio un protocollo con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare, sino al 31 marzo, il prezzo delle mascherine Ffp2, diventate obbligatorie in diversi ambiti. Cosa già fatta per le chirurgiche, che costano 50 centesimi. Il prezzo delle Ffp2 dovrebbe aggirarsi tra i 50 centesimi e l’euro.

31 MARZO, FINE EMERGENZA? – A fine marzo scade lo stato d’emergenza. Al momento non è possibile sapere se verrà rinnovato.

(Unioneonline/L)

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