"Non era privilegiato, era emarginato all'interno della Consip. Altro che corruttore, è stato fregato e per questo ha depositato nell'aprile scorso un esposto in Consip e per conoscenza anche in Anac e Antitrust". Sono le parole che Giovanni Battista Vignola, legale di Alfredo Romeo, ha rilasciato all'uscita dal carcere di Regina Coeli, a Roma, dove si è tenuto l'interrogatorio di garanzia all'imprenditore accusato di corruzione nell'inchiesta sugli appalti Consip.

Romeo, in cella da quattro giorni, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

"Non ha mai dato soldi a nessuno e non ha mai incontrato Tiziano Renzi o persone legate all'entourage dell'ex premier", ha aggiunto l'avvocato, e insieme ai colleghi ha presentato una memoria difensiva.

I LEGALI DI ROMEO: "LUI VITTIMA" - VIDEO:

E intanto tiene banco la fuga di notizie che ha portato la procura della Capitale alla revoca delle indagini al Nucleo operativo ecologico dell'Arma, e la delega al Nucleo investigativo dei carabinieri romani.

L'INCHIESTA - Partita da Napoli e arrivata a Roma, l'inchiesta sugli appalti nella centrale degli acquisti della pubblica amministrazione vede indagati tra gli altri il ministro Lotti, il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il padre dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano.

RENZI E IL MISTER X - Il quale oggi ha detto: "C'è un assedio continuo. Tutti i giorni. Anche alla mia vita privata. Ma io non sono nessuno. Non sono mai entrato nemmeno in politica. Uno si incontra per lavoro a Fiumicino con un possibile fornitore e che esce fuori l'incontro segreto e l'uomo del mistero", ha continuato il padre dell'ex premier riferendosi all'incontro nell'area riservata dell'aeroporto romano. "Era un incontro di lavoro" e il suo interlocutore, ha precisato, "si chiama Alessandro Comparetto. Lo sa chi è? È il terzo gestore postale del Paese. La sua azienda, la Fulmine Group, riunisce 250 operatori del settore. Non è proprio un mister X". Una circostanza, quella dell'incontro, confermata dallo stesso Comparetto.

TIZIANO RENZI INTERROGATO IN PROCURA A ROMA - VIDEO:

Lo scorso mercoledì, durante l'operazione di carabinieri e Guardia di finanza che ha portato all'arresto di Romeo, sono stati perquisiti gli appartamenti di Italo Bocchino e Carlo Russo, e sequestrati 100mila euro di beni al dirigente Consip Marco Gasparri, che, secondo i pm, Romeo pagava per essere aiutato nelle gare d'appalto.

Al centro dell'indagine c'è una gara di 'facility management', ovvero servizi per la pubblica amministrazione, del valore di 2,7 miliardi (FM4) bandita nel 2014 e suddivisa in 18 lotti, alcuni dei quali Romeo puntava ad aggiudicarsi.

I NUOVI INTERROGATORI - In settimana sarà sentito, come persona informata sui fatti, Michele Emiliano, ma non si sa ancora nulla sulla data dell'audizione.

Il presidente della Regione Puglia parlerà con i pm di alcuni messaggi di testo che scambiò con il ministro Luca Lotti, indagato per rivelazione di segreto, nei quali si sarebbe fatto riferimento a Carlo Russo, imprenditore amico di Tiziano Renzi e ritenuto da chi indaga punto di contatto tra Alfredo Romeo e il padre dell'ex premier.

Non è escluso che nei prossimi giorni i magistrati decidano di interrogare anche l'ex parlamentare Italo Bocchino, consulente di Romeo e indagato, come Russo e Renzi senior, per traffico di influenze, reato questo che punisce forme di lobbying illecite dietro un compenso.
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