La Polizia e la Guardia di Finanza di Trapani hanno confiscato beni per 21 milioni di euro a carico di due imprenditori ritenuti vicini al boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Si tratta di Vincenzo e Francesco Morici appartenenti a Cosa Nostra e accusati di aver condizionato gare d'appalto per oltre un decennio in tutta la Sicilia.

Secondo gli inquirenti i Morici gestivano un giro ben più ampio fatto di tanti collaboratori impegnati nel truccare l'aggiudicazione di vari lavori pubblici corrompendo i funzionari e dando loro delle percentuali.

Fra i beni sequestrati ci sono 52 appartamenti, 9 villini, 11 magazzini, 8 terreni, 19 garage e diverse auto di valore.

(Unioneonline/M)
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