Con un blitz terminato con cinque arresti e quaranta indagati a Potenza è stata sgominata un'associazione a delinquere specializzata nelle truffe ai danni dell'Inps.

Le misure cautelari sono scattate nell'ambito di un'indagine della locale Procura della Repubblica, che ha scoperto una serie di casi di indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento.

L'inchiesta, nome in codice "Il canto delle sirene", ha accertato anche il modus operandi della banda: alcuni "faccendieri" reclutavano gli anziani disposti a fingersi invalidi, seguendo poi l'iter burocratico in tutte le sue fasi: una volta ottenuto il beneficio economico, gli arretrati di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento venivano divisi in parti uguali tra faccendieri, sanitari e il falso invalido, con una quota ai medici in relazione a una specifica tariffa, e altri mille euro per ogni causa "aggiustata.

Davvero eclatanti i casi scoperti e documentati dagli inquirenti: un falso cieco ripreso mentre giocava a carte, una persona affetta da una grave patologia depressiva che partecipava quasi quotidianamente a rassegne canore; un falso invalido che si presentava dal medico sulla sedia a rotella ma che poi tornato a casa si rialzava e andava a coltivare il proprio terreno.

(Unioneonline/l.f.)
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