A pochi giorni dalla bufera che ha travolto Chiara Ferragni, con la maxi multa dell’Antitrust per la vendita del suo pandoro griffato tramite una «pratica commerciale scorretta», in casa dell’influencer lombarda si accende un nuovo campanello d’allarme. In questo caso – secondo il Fatto Quotidiano – i prodotti in questione sarebbero le uova di Pasqua di Dolci Preziosi, il cui acquisto avrebbe sostenuto il progetto benefico “I bambini delle Fate”, associazione attiva nei progetti di inclusione sociale rivolti a bimbi e ragazzi autistici. Ma alla fine i soldi sono arrivati dalla sola azienda dolciaria, per un totale di circa 36mila euro in due anni. L’imprenditrice, che per il suo marchio sulle uova ha ricevuto il 24 mesi 1,2 milioni di euro, non ha invece versato nulla. 

Così come per il caso Balocco, le vendite dei prodotti e l’entità della donazione non avrebbero avuto alcuna correlazione, come invece le pubblicità avevano fatto intendere. A differenza dei pandori però i dolci di cioccolato non sono stati venduti a un prezzo maggiorato. Franco Cannillo, proprietario di Dolci Preziosi, ha spiegato che «Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto».

Tesi confermata da Franco Antonello, fondatore dell’associazione I bambini delle Fate, secondo il quale l’idea iniziale dell’azienda era quella di scrivere che la somma devoluta sarebbe stata legata alle vendite ma «noi ci siamo rifiutati». Antonello più volte avrebbe provato a contattare la Ferragni per parlarle «ma non è stato possibile». Il fondatore non nasconde anche lo stupore per il compenso dato alla testimonial in relazione a quello versato per il sociale: «È una vergogna».

(Unioneonline/v.f.)

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