Il pm Henry John Woodcock è indagato dalla Procura di Roma per falso, in concorso con l'ex capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, nell'ambito del caso Consip.

L'accusa si aggiunge a quella di violazione del segreto d'ufficio in concorso con Federica Sciarelli, conduttrice del programma tv "Chi l'ha visto?".

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, sarebbe stato l'ufficiale del Noe a dichiarare ai pm della Capitale di essere stato indotto dal magistrato a scrivere in una informativa che i servizi segreti avrebbero spiato i carabinieri che stavano indagando sull'imprenditore Alfredo Romeo, al centro dello scandalo corruzione relativo alla centrale acquisti della Pubblica Amministrazione.

L'ipotesi di reato di falso è stato contestata al pm napoletano lo scorso 7 luglio durante un interrogatorio.

Sul fatto è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: "Le notizie sono davvero inquietanti e preoccupanti per la nostra democrazia", ha detto.

"Credo che ci sia bisogno di stabilire la verità perché la democrazia vive solo se si stabilisce la verità dei fatti", ha inoltre dichiarato.

RENZI: "LO SCANDALO CONSIP È NATO PER COLPIRE ME" - Intanto a proposito delle ultime rivelazioni legate al caso - con la testimonianza della pm di Modena Lucia Musti, che ha accusato Scafarto e il colonnello Ultimo di avere nel mirino Matteo Renzi - ha parlato l'ex premier democratico.

"Complotto è una parola che non ho mai utilizzato e voglio esprimere stima assoluta verso l'Arma dei Carabinieri e tutta la mia fiducia nei giudici di Roma. Ma lo scandalo Consip, nato per colpire me, credo che finirà per colpire chi ha falsificato le prove", ha detto il politico toscano.

"Quelli che volevano utilizzare Consip per gettare fango su di me, vedranno nei prossimi mesi il fango ritorcersi contro. Il tempo è galantuomo", ha poi aggiunto.

(Redazione Online/F)

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