«Sono precipitata nell'inferno. Ho combattuto la morte e l'ho sconfitta, ma quell'inferno non riesco a lasciarmelo alle spalle e ne porto i segni in tutto il corpo». Sono già passati sei mesi ma a Valentina Pitzalis basta chiudere gli occhi per ricordare ogni istante di quel maledetto sabato notte, quella sera di aprile in cui l'uomo che aveva sposato e dal quale si era separata, ha deciso che la vita di entrambi sarebbe dovuta finire. Come alleato Manuel Piredda aveva scelto il fuoco ma il suo progetto era riuscito soltanto a metà: lui è morto, Valentina ha lottato come una leonessa ed è sopravvissuta.
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