Si può richiedere il rimborso del biglietto ma non si ha diritto al 'bonus' di 600 euro: si tratta di cause di forza maggiore per le quali le compagnie aeree non possono far nulla. Questo quanto relativo ai disagi patiti dai passeggeri per il guasto al Centro radar Nord-Ovest di Enav, che ha mandato ieri in tilt gli aeroporti del nord.
I passeggeri coinvolti nei disagi hanno infatti diritto a rimborsi ed assistenza, come previsto dal Regolamento Ce 261/2004, dice la società specializzata in trasporto aereo RimborsoAlVolo citata da Ansa. Anche in circostanze eccezionali come quella registrata ieri, se il volo viene cancellato o subisce un ritardo prolungato, la compagnia aerea ha l'obbligo di garantire assistenza ai passeggeri sotto forma di pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall'aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.

Se l'assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate: a tal fine è bene conservare tutte le ricevute attestanti tali spese, meglio se nominative, specie per i taxi - spiega RimborsoAlVolo.

Nel caso in cui un volo sia stato cancellato a causa del blackout, la compagnia aerea deve offrire la scelta tra: il rimborso del biglietto e, in caso di coincidenza, un volo di ritorno all'aeroporto di partenza non appena possibile; l'imbarco su un altro volo verso la destinazione finale non appena possibile, oppure l'imbarco su un altro volo in una data successiva.

«Non è prevista invece la compensazione pecuniaria fino a 600 euro a passeggero: trattandosi di un caso di forza maggiore, il ritardo o la cancellazione del volo non è imputabile alla responsabilità della compagnia aerea», specifica Kathrin Cois, direttore generale di RimborsoAlVolo.

Nel frattempo sulla vicenda il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per interruzione di pubblico servizio. «Quanto accaduto nelle scorse ore rappresenta un episodio gravissimo che ha messo in ginocchio il settore del trasporto aereo, coinvolgendo migliaia e migliaia di passeggeri. - denuncia il Codacons - Un disservizio ancor più grave perché si verifica nel periodo estivo, quando cioè aumentano le partenze degli italiani per vacanze e viaggi di piacere». Infine Assoutenti: «Le nuove tecnologie devono essere garanzia di continuità e affidabilità, ma l'evento di ieri dimostra che mancano protocolli di gestione del rischio adeguati. - dichiara il presidente Gabriele Melluso - La normativa europea in materia di sistemi di protezione deve essere radicalmente modificata: un sistema alternativo non può limitarsi a 'integrare', ma deve garantire il 100% della trasmissione dei dati in ogni condizione».

(Unioneonline/v.l.)

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