Cade nella casa di riposo e la “medicano” con piselli surgelati: morta, in cella il titolare della struttura
Solo il giorno dopo, quando i dipendenti l’hanno vista quasi incosciente nel letto, è stata chiamata l’ambulanza: con cure tempestive la donna si sarebbe potuta salvare(Foto Pixabay.com)
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Cade nella casa di riposo di cui è ospite a Marino, alle porte di Roma, battendo la testa. E il titolare della struttura, invece di chiamare l’ambulanza, decide di “medicarla” con una scatola di piselli surgelati.
Ma le condizioni dell’anziana, una donna di 88 anni già malata, precipitano nella notte. Solo il giorno successivo la portano in ospedale, dove la donna muore dopo nove giorni di coma.
I fatti risalgono a martedì 2 maggio, in questi giorni sono scattate le manette per il titolare della casa di riposo, un uomo di 42 anni.
La donna, su sedia a rotelle, è caduta da sola ferendosi alla testa. Ma il titolare, dopo averla soccorsa, invece di chiamare l’ambulanza ha deciso di poggiare una scatola di piselli surgelati sulla ferita. L’indomani, vedendo che le condizioni della donna erano peggiorate, i dipendenti della struttura che l’hanno trovata quasi incosciente nel letto, hanno chiamato l’ambulanza. La donna è stata ricoverata d’urgenza al policlinico di Tor Vergata e ai medici sarebbe stato detto che era caduta il giorno stesso.
Qui, dopo nove giorni di coma, l’anziana è morta. E sono scattate le indagini: grazie ad accertamenti sui telefoni e alle testimonianze dei lavoratori della casa di riposo è emerso che l’88enne era in realtà caduta il giorno prima. E che cure tempestive avrebbero potuto salvarle la vita. Per questo il titolare della casa di riposo è stato arrestato ed è finito in carcere a Velletri.
(Unioneonline/L)