È tornata in Italia, con un volo atterrato a Bologna, la madre di Katerina Laktionova, la ragazza russa trovata morta in un trolley nelle acque del porto di Rimini lo scorso 25 marzo.

Gulnara Laktionova, 48 anni, è indagata per occultamento di cadavere e maltrattamenti.

Appena sbarcata, la donna è stata prelevata dagli agenti della squadra mobile e portata in Procura a Rimini per essere interrogata dal pm che coordina le indagini, Davide Ercolani.

"Volevo portare via mia figlia con me in Russia, ma poi ho pensato che all'aeroporto avrebbero controllato la valigia e allora l'ho buttata in mare. Il perché non lo so", ha dichiarato la donna confessando di aver occultato il corpo della figlia 27enne morta per anoressia nel trolley e di averlo gettato nelle acque del mar Adriatico.

Durante l'interrogatorio la donna ha ricordato l'ultimo mese di vita di Katerina, che negli ultimi giorni di vita era arrivata a pesare 35 chili, e ha confermato di aver vegliato il suo corpo per una settimana dopo il decesso, avvenuto il 10 marzo.
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