Bimbo giù dal balcone, la vicina: “La babysitter era impassibile”
Il racconto di una testimone: tutti si affaccendavano attorno al piccolo di tredici mesi, la sua tata (ora in carcere) era “impalata”Proseguono le indagini per chiarire quanto accaduto a Soliera, in provincia di Modena, dove un bambino di 13 mesi è caduto dal secondo piano della sua abitazione, forse gettato dalla sua baby sitter.
La donna, Monica Santi, 32 anni e una laurea in Economia e commercio, residente con i genitori nella vicina Carpi, è attualmente in carcere. “Ora il bambino è libero”, avrebbe detto secondo alcune testimonianze subito dopo l’incidente.
“L’ho vista alla finestra e poi in casa, al primo piano. Impassibile, non si è mossa, impalata così... Mi ha fatto impressione”, racconta una vicina al Corriere della Sera, precisamente la prima che ha chiamato i soccorsi dopo che il bambino è stato trovato a terra.
Erano le 10 e 20, spiega Simonetta Bergianti, “e sono scesa di casa perché la vicina che rientrava in bici, dal retro delle villette a schiera ha visto il bimbo esanime nel cortile. Incredula, non sapeva cosa fare... ha visto la mia auto parcheggiata in strada e ha citofonato ai miei genitori. Io ero da loro, ero passata a trovarli. ‘Corri giù’, ha gridato... Allora sono uscita dalla cucina, il piccolo era sul lastricato. Mi sono sentita morire, il corpicino steso a terra. Poverino, faticava già a respirare, aveva le labbra nere...”.
La donna che si occupa delle pulizie domestiche nella villetta del bimbo (la seconda persona adulta in casa oltre alla tata) è corsa giù e lo ha preso in braccio: “Il piccolo ha vomitato, ha iniziato a respirare meglio”, ricorda Bergianti.
Tutti insomma correvano intorno a lui per soccorrerlo, mentre in quei concitati momenti la babysitter era rimasta in casa “immobile, non un cenno, niente di niente”.
Il bambino è ora in prognosi riservata, ha fratture varie ma le sue condizioni sono stabili.
(Unioneonline/D)