In stato di choc, è ancora incapace di rispondere la babysitter di 32 anni arrestata ieri con l’accusa di aver tentato di uccidere il bimbo di cui avrebbe dovuto prendersi cura: il piccolo, 13 mesi, è caduto dal secondo piano – un’altezza di circa tre metri – dalla sua abitazione a Soliera, nel Modenese, ed è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Bologna.

E' successo ieri mattina intorno alle 10: il piccolo è stato visto, riverso a terra, da alcuni vicini di casa. In quel momento nell’abitazione c’erano con lui la tata e la donna che si occupa delle pulizie. Ma qualcosa nei racconti della prima, a lungo interrogata dai carabinieri in caserma, ha fatto ipotizzare agli inquirenti che il bimbo non sia caduto per un incidente: sarebbe stata proprio la 32enne a buttarlo giù. La donna, incensurata, è ora nel carcere Sant'Anna di Modena in attesa dell’udienza di convalida che si terrà probabilmente domani.

"La mia assistita si trova in uno stato confusionale, non si rende conto di quello che è successo. E' stato impossibile fornire una ricostruzione fattuale di quanto è successo", ha spiegato l'avvocato Francesca Neri.

I SOCCORSI – Sul posto ieri mattina sono giunti i sanitari del 118 con un'ambulanza e l'elisoccorso, ma anche i carabinieri. Il bambino è stato portato in rianimazione all'ospedale Maggiore di Bologna in condizioni critiche: ha riportato diversi traumi e la prognosi è riservata. Dopo la notte trascorsa in ospedale le sue condizioni sono sempre gravi, ma stabili.

La famiglia del bambino, italiana, è molto conosciuta a Soliera: "Bravissime persone, il bimbo lo vedo sempre – ha spiegato una donna che lavora in zona - Figlio unico, coppia giovane”. 

(Unioneonline/D)

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