Negli ultimi giorni sembrano essersi moltiplicate in tutta Italia le tragedie che coinvolgono bambini.

Fatalità o incidenti - talvolta frutto delle disattenzioni o di piccole mancanze degli adulti - che in alcuni casi forse si sarebbero potuti evitare.

È di ieri la notizia dell'ultimo incidente mortale: a Novi Ligure, vicino ad Alessandria, un bimbo di 8 anni - affetto da autismo - è precipitato dal balcone della sua abitazione, al sesto piano, in un momento di disattenzione della madre, ed è morto poco dopo in ospedale.

Un dramma che purtroppo fa tornare alla mente quelli di tanti altri bimbi, come Benjamin e David, di 11 e 14 anni, precipitati dal balcone della loro casa all'ottavo piano di un palazzo di Bologna.

Messi in castigo dal padre, che ha chiuso la porta di ingresso per farsi una doccia mentre la madre era al lavoro, forse i due hanno tentato di scavalcare la ringhiera per raggiungere il balcone del vicino ma sono caduti.

Molti sono poi gli incidenti avvenuti in piscina o in corsi d'acqua, dove piccole vittime sono annegate.

È successo anche in Sardegna lo scorso settembre, quando tutta Orosei ha dovuto dare l'addio al piccolo Richard Mulas, sette anni, annegato in una piscina della struttura ricettiva in cui lavorava la madre.

Sembra sia rimasto incastrato con la mano in uno dei bocchettoni della grande vasca. Stessa tragedia e una dinamica non dissimile (anche se ancora pienamente da accertare) sembra essere quella che ha ucciso Sara Francesca Basso, 13enne, in una struttura alberghiera di Sperlonga, in provincia di Latina, e il piccolo Edoardo, trovato senza vita a Mirabeach, all'interno del parco dei divertimenti di Mirabilandia, in provincia di Ravenna.

Ma incidenti mortali possono avvenire anche in luoghi non sorvegliati da personale competente o che devono rispettare norme di legge, come lo sono le strutture pubbliche: pochi giorni fa, un bambino di due anni ha perso la vita a Nettuno, vicino a Roma: dopo essere sfuggito al controllo dei suoi genitori, il piccolo è uscito di casa ed è caduto in piccolo stagno nel giardino.

Un'altra tragedia che ha colpito recentemente l'Isola è quella di Silvano Carta, accidentalmente travolto dalla fresa di un trattore agricolo guidato dal nonno Tore, pochi giorni prima del suo terzo compleanno. Un lutto che ha scosso la comunità di Siniscola lo scorso aprile.

E ora, con l'arrivo dell'estate e delle temperature torride, tornano a far parlare i casi - tragici - in cui in bimbi vengono dimenticati in auto dai genitori.

In questo non aiuta l'ulteriore rinvio della norma sui seggiolini anti-abbandono: se è vero che la legge è stata approvata nell'ottobre dello scorso anno, slitta ancora per chi trasporta minori fino ai 4 anni di età l'obbligo di montare questi strumenti sui propri veicoli (era previsto per il prossimo primo luglio).

Eppure questi oggetti sarebbero in grado di aiutarci a salvare la vita dei nostri figli. Un rammarico in più pensando all'estate appena iniziata.

Alessandra Favazzo

(Unioneonline)
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