Dopo sette mesi di indagini serratel arriva la svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Mercurio Nepa, detto Mike, pensionato italoamericano ucciso sette mesi fa a Terrasini, in provincia di Palermo.

I carabinieri hanno infatti messo le manette ai polsi dei presunti assassini dell'84enne.

Si tratta di quattro persone, di età compresa tra i 27 e i 35 anni. Il sospetto è che dietro al delitto possano esserci questioni di debiti e usura.

In passato, infatti, la Finanza aveva denuciato Nepa con l'accusa di avere concesso prestiti a tassi d'usura e gli erano stati sequestrati pure i beni: nella sua abitazione le fiamme gialle avevano trovato polizze di assicurazione sulla vita, quote di fondi d'investimento e denaro contante per oltre 135mila euro.

Dopo quattro anni dai fatti, era stato assolto e gli era stato restituito il patrimonio sequestrato. Secondo l'accusa l'uomo, che per decenni aveva vissuto a Detroit, negli Stati Uniti, tra il 2002 e il 2010 avrebbe concesso prestiti per oltre 65mila euro a privati e commercianti bisognosi, che poi si sarebbe fatto restituire applicando tassi d'interesse compresi tra il 40 ed il 675 per cento annui. Ma i giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Palermo avevano accolto la tesi difensiva dell'avvocato Giovanni Infranca.

Le indagini erano scaturite dalla denuncia di una presunta vittima che sosteneva di essere stata costretta a pagare interessi elevatissimi. Durante il processo alcuni testimoni dichiararono che l'uomo "non chiedeva niente solo la restituzione del capitale".

(Unioneonline/l.f.)
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