Allarme nel Lazio, 58 contagi: "Ai livelli di maggio, riapertura scuole a rischio"
Oltre la metà d'importazione o riguardanti giovani di rientro dalle vacanzePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con i contagi tornati ai livelli di maggio, continuano a spiccare i dati delle Regioni del Nord (Lombardia e Veneto su tutte, ieri anche Emilia Romagna), ma i nuovi casi sono molto più diffusi tra le varie Regioni italiane rispetto ai tempi in cui il 70% e oltre si verificava in Lombardia.
Preoccupa la situazione nel Lazio, dove ieri è stato raggiungo un nuovo picco di 58 contagi. Di questi, oltre la metà d'importazione o riguardanti giovani di rientro dalle vacanze. Sette di rientro da Malta, sette dalla Romania, quattro dalla Spagna, sei dalla Grecia (4 da Corfù), tre dalla Croazia, due dalla Bielorussia e uno dall'Albania, fa sapere la Regione.
E l'assessore alla Sanità Alessio D'amato lancia l'allarme: "Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l'apertura delle scuole in sicurezza. Occorre il rispetto delle misure di prevenzione, lo stop agli assembramenti e l'uso di mascherine nei luoghi di maggior frequentazione. E occorre la limitazione dei viaggi nelle zone a rischio".
"Trovo assurdo - continua - che c'è chi si diverte ballando in discoteca, negando l'esistenza del Covid e senza misure di prevenzione, mentre i nostri operatori trascorrono il Ferragosto e fare tamponi a 40 gradi con le tute di protezione per difendere la salute di tutti. Basta ipocrisie, o ci mettiamo in testa che non dobbiamo abbassare la guardia oppure i rischi sono molto elevati".
Le discoteche all'aperto nel Lazio restano tuttavia aperte, ma da oggi sono partiti all'aeroporto di Fiumicino i test per chi arriva dai 4 Paesi finiti nel mirino dell'ordinanza del ministero della Salute. Sono 40 gli operatori nel principale scalo romano, 120 quelli coinvolti nei drive in sparsi sul territorio regionale.
(Unioneonline/L)