Prime reazioni alla decisione della famiglia Berlusconi di “sfrattare” dalle case che avevano in uso e di stoppare gli assegni mensili alle cosiddette Olgettine, ovvero le ragazze coinvolte nei vari “processi Ruby”, a cui l’ex premier, morto lo scorso giugno, aveva voluto dare una sorta di «risarcimento» per i «danni di immagine» subìti.

Tra le prese di posizione più agguerrite c’è quella della cagliaritana Alessandra Sorcinelli, che ha annunciato l’intenzione di fare causa agli eredi del Cavaliere per continuare a vivere in una villa a Bernareggio, in Brianza. Una residenza che, sostiene, le aveva dato Silvio Berlusconi in comodato d’uso con la promessa di donargliela definitivamente. 

«Quando un mese fa circa mi è arrivata la raccomandata con cui mi si chiedeva di individuare una data per la restituzione dell’immobile sostenendo che il 31 dicembre prossimo scadrà il comodato d’uso, ho subito chiesto al mio avvocato Luigi Liguori di avviare una causa nei confronti della famiglia Berlusconi», ha spiegato Sorcinelli al Corriere della Sera. Aggiungendo: «Il comodato risale al 2015 e non ha scadenza. In ogni caso, per un eventuale rilascio è previsto un preavviso di un anno, non di andare via in un paio di mesi. Si trattava di un atto che rientra nell’accordo risarcitorio che il Presidente aveva fatto firmare sia a me che a Barbara Guerra che prevede anche una somma di denaro per i danni che abbiamo subito».

Somma che, quantifica Sorcinelli, nel suo caso sarebbe di tre milioni di euro, ma che non ha mai ricevuto. 

Quanto ai figli di Berlusconi, prosegue Sorcinelli, «se sono stati davvero loro ad aver preso la decisione di revocare il comodato d’uso, penso che non stiano rispettando il volere di una persona che non c’è più. Quando una persona scompare, con l’eredità lascia anche cose rimaste insolute che gli eredi devono sistemare. Fossi io figlia, mi chiederei cosa volesse fare mio padre. Mi aspetto che i figli vogliano chiudere questa vicenda senza lasciare persone frustrate e arrabbiate, costrette a fare causa per tutelare i propri diritti».

(Unioneonline/l.f.)

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