"Quando ero piccolo, mi picchiava". È una delle frasi che Carlo Lo Monaco, 30 anni, ha detto durante l'interrogatorio di questa mattina, all'indomani del delitto che ha compiuto: ha ucciso suo padre Armando a coltellate in una macelleria di Piazza Armerina, nell'Ennese.

In passato il giovane era stato sottoposto a Tso per le sue condizioni mentali, mentre il genitore era in effetti stato condannato per maltrattamenti in famiglia anche nei confronti del figlio.

Otto anni fa Armando Lo Monaco aveva lasciato moglie e figli per andare in Germania. Lì si era rifatto una vita e da un'altra donna aveva avuto altri due bambini. Solo tre giorni fa era tornato in Sicilia e mentre era in un negozio per comprare della carne, Carlo gli si è scagliato contro impugnando un coltello. Dopo l'aggressione mortale, l'omicida è tornato a casa e lì è stato arrestato anche in presenza della sorella di 21 anni.

Nel corso dell'interrogatorio ha detto di aver agito per vendicarsi di essere stato picchiato dal padre quando era solo un bimbo.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata