#AccaddeOggi, 7 giugno 1984: Berlinguer, 40 anni fa l’ictus all’ultimo comizio di Padova
Il segretario del Pci si accasciò in diretta televisiva, morì dopo 4 giorni: fu il dramma collettivo dell'Italia interaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Poco prima di partire per Padova, il 6 giugno del 1984, Enrico Berlinguer aveva avuto una sorta di presentimento. Il giorno dopo doveva essere in Veneto, l’8 invece a Comiso, in Sicilia. Ma ad Achille Occhetto, quel 6 giugno nel suo ufficio a Botteghe Oscure, disse come una premonizione: «Se ce la faccio, se sarò ancora vivo».
Aveva ragione lui, a Comiso non ci sarebbe mai andato: il 7 giugno di quarant’anni fa lo storico segretario del Pci fu colpito da un ictus durante il comizio di Padova. «Siamo di fronte a un momento di insidie per le istituzioni della Repubblica», diceva il politico sassarese, 62 anni, riferendosi alla nascita dell’esecutivo a guida socialista. Improvvisamente iniziò a rallentare, riuscì appena a sibilare un «Ma è certo che…», fermandosi e bevendo un bicchiere d’acqua, provato dal malore ma continuando strenuamente a tentare di concludere il suo discorso, nonostante anche la folla, dopo i cori di sostegno, urlasse: «Basta Enrico!», «Sta male, fatelo finire!».
Le immagini di quel comizio sono storiche: il sorriso, il fazzoletto passato sulla fronte, le parole che incespicano, le forze che mancano e poi la corsa in auto – quando era ancora lucido - in albergo, dove entrò in coma, e poi all'ospedale Giustinianeo in condizioni drammatiche, dove fu operato d’urgenza. Un’emorragia cerebrale, dissero i medici, devastante. Seguirono la disperata attesa dei militanti, l'arrivo della moglie Letizia Laurenti, dei quattro figli Bianca, Maria, Laura, Marco e poi via via Pietro Ingrao, Giancarlo Pajetta, Nilde Iotti, il portavoce Antonio Tatò e dopo giorni di polemiche anche il presidente del Consiglio Bettino Craxi di ritorno da un G7 di Londra.
Dopo quattro giorni in cui tutta l’Italia restò col fiato sospeso, Berlinguer morì l'11 giugno. Tra pugni alzati e lacrime che sgorgavano, non si passava fuori dall'ospedale di Padova dove migliaia di persone si erano raccolte dal pomeriggio del 7 giugno 1984, né davanti alla sede storica di Via delle Botteghe Oscure con il portone aperto e una coda interminabile di studenti, militanti, persone di ogni età. Molte fabbriche spontaneamente si fermarono.
Politici e personalità da tutto il mondo letteralmente occuparono piazza Venezia in fila per rendere omaggio alla salma dove a sorpresa arrivò anche il capo della destra Giorgio Almirante. Furono due i milioni di persone che salutarono per sempre il politico che fece della dignità dell'uomo l'obiettivo del suo programma, nello storico funerale il 13 giugno in Piazza San Giovanni. La morte di Berlinguer fu il dramma collettivo dell'Italia intera, una morte improvvisa che diede da subito il senso del vuoto incrollabile di un politico carismatico e la consapevolezza che nulla sarebbe più stato come allora.
(Unioneonline/D)