Il pomeriggio del 3 febbraio 1998 un aereo militare Usa partito dalla base aerea di Aviano trancia il cavo della funivia del Cermis in Val di Fiemme, in Trentino.

È strage, in meno di sette secondi la cabina precipita al suolo, provocando la morte di 20 persone, 19 passeggeri e il manovratore.

Il velivolo ufficialmente stava effettuando un’esercitazione sopra le Alpi trentine: a bordoil capitano Richard Ashby, il navigatore Joseph Schweitzer e altri due marines. Ma viaggiava a bassissima quota (cento metri) e troppo velocemente (800 km orari) violando tutte le regole di volo.

I piloti avevano anche una videocamera con cui effettuarono delle riprese amatoriali, che furono successivamente bruciate: «Non volevo che la Cnn mandasse in onda il mio sorriso e poi il sangue delle vittime», dirà Schweitzer.

Per l’episodio furono processati Ashby e lo stesso Schweitzer: vennero assolti dall’accusa di omicidio e furono ritenuti colpevoli del solo intralcio alla giustizia per aver distrutto il filmato. Furono dunque rimossi dal servizio.

Una strage senza colpevoli, una ferita ancora aperta.

(Unioneonline/L)

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