Era il 29 settembre 1936 quando a Milano nasceva Silvio Berlusconi, morto lo scorso 12 giugno.

Il quattro volte presidente del Consiglio, fondatore di Fininvest e Mediaset, ex presidente del Milan e ideatore di Forza Italia oggi avrebbe compiuto 87 anni.

Da tempo combatteva contro una leucemia mielomonocitica cronica, ultima di una lunga serie di malattie a cui non aveva alcuna intenzione di arrendersi, ma che gli è stata fatale. Dall'ospedale era uscito il 19 maggio, dopo 45 giorni serviti a curare la polmonite e i problemi renali e portare avanti le cure per la leucemia. Ci era tornato il 9 giugno e in pochi giorni le sue condizioni si erano aggravate irrimediabilmente. Fino alle 9.30 del 12 giugno.

Berlusconi aveva lavorato fino all'ultimo alla riorganizzazione del partito in vista delle prossime elezioni europee, e fino all’ultimo si era tenuto in contatto con gli alleati di governo, la premier Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

«Quando chiudo gli occhi – è il commovente messaggio della figlia Barbara, pubblicato proprio a ridosso del compleanno del papà - vedo ancora il tuo sorriso rassicurante e sento il calore della tua mano nella mia. Avevi un cuore grande e un’anima nobile. Sebbene molti ti conoscano per i tuoi successi imprenditoriali e per il tuo carisma politico, io ho avuto il privilegio di vedere l’uomo dietro al leader: amorevole, premuroso e profondamente umano». 

«La tua assenza ha lasciato nel mio cuore un vuoto incolmabile, ma i ricordi e i tuoi insegnamenti sono il mio faro. Con ogni gesto hai plasmato la mia crescita insegnandomi il valore della determinazione e del coraggio - scrive ancora la figlia del fondatore di Forza Italia -. Hai sempre creduto nella libertà come diritto inalienabile di ogni individuo e nel rispetto come pilastro di ogni relazione. Il mio cuore si riempie di gratitudine ogni volta che penso a te, all’uomo che eri e all’incredibile padre che sono stata fortunata ad avere. Mentre il tempo passa e il mondo cambia, ci sono cose che rimarranno per me immutabili: il tuo ottimismo, la tua esemplare etica del lavoro, la tua generosità e la capacità di realizzare sogni ritenuti impossibili».

Forza Italia lo ricorda con un evento a Paestum: «Ma non sarà un ricordo nostalgico. Sarà un ricordo di Berlusconi che guarda al futuro, che invita il popolo di Forza Italia ad andare avanti a fare politica ed essere protagonista dell'azione di governo – ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Abbiamo il dovere di far conoscere agli italiani e ricordare quello che Berlusconi ha fatto».

(Unioneonline/D)

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