Decisive, per le rapidissime indagini, sono state le testimonianze e le telecamere, presenti in modo capillare nella zona di Mergellina, a Napoli, dove un 19enne è stato ucciso. La Squadra mobile ha identificato e fermato un coetaneo della vittima.

Dopo aver sparato è fuggito, ma gli agenti lo hanno rintracciato a casa di alcuni conoscenti nel quartiere Ponticelli.

L’omicidio, maturato per futili motivi, è avvenuto nella notte tra domenica e ieri. Un colpo di pistola ha raggiunto Francesco Pio Maimone al petto. La corsa in ospedale è stata inutile, il giovane è morto poco dopo.

A impugnare quella pistola, secondo gli inquirenti, è stato Francesco Pio Valda, figlio di Ciro, affiliato al clan Cuccaro e ucciso in un agguato 23 gennaio 2013. Al ragazzo viene contestata l’aggravante delle modalità mafiose.

Oggi, a Casal di Principe, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il grave episodio: «Ieri a Napoli un ragazzo è stato ucciso con una crudeltà che ha sottratto a lui il futuro e lasciato nel dolore i suoi famigliari». Il padre del ragazzo, dopo avere ringraziato il capo dello Stato, ha chiesto a Mattarella di aprire «uno spiraglio» affinché i giovani di Napoli possano avere «un futuro migliore, una vita diversa, perché questa vita non li porta da nessuna parte», ha detto.

(Unioneonline/s.s.)

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