Cinquant’anni: tanto dovrebbe durare la concessione demaniale marittima richiesta da Terna per la realizzazione del Tyrrhenian Link, il cavo elettrico sottomarino da 1000 Mw che collegherà la Sicilia alla Sardegna. 

A renderlo noto è la Guardia costiera di Cagliari, che ha pubblicato l’avviso necessario per presentare eventuali opposizioni al rilascio del provvedimento di autorizzazione: si sono 20 giorni di tempo. 

Il colosso dell’energia Terna aveva depositato l’istanza il 14 novembre 2022. Lo scorso 14 marzo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con un “dispaccio” ha autorizzato la «capitaneria di Porto a dare corso, per la zona territoriale di propria competenza, al procedimento istruttorio e alla pubblicazione della domanda». La richiesta riguarda anche un pezzo di costa quartese. 

Questa procedura segue di pochi giorni quella avviata dagli stessi uffici a Milazzo, competente anche su Fiumetorto, in Sicilia, dove è previsto l’approdo dell’altro capo del Tyrrhenian Link, destinato ad arrivare fino a Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia, in Campania. Un’opera su due tronconi, per un totale 970 chilometri e 1,9 miliardi di euro di investimento.

Quel cavo è la causa della servitù energetica della Sardegna, secondo i detrattori sempre più numerosi, riuniti anche in un comitato. La tesi la seguente: quel cavo servirà per esportare l’energia prodotta dalle torri eoliche pronte a invadere la Sardegna. In questi giorni, e da mesi, proseguono nelle acque di Terra  Mala, a Quartu, le ispezioni sul fondale. Mentre nelle campagne di Selargius sono sempre più intensi i movimenti per la realizzazione della immensa stazione di scambio. Che sarà costruita in area agricola. Mentre monta la protesta. 

La Capitaneria fa sapere che l’avviso viene pubblicato «solo ai fini oppositivi a salvaguardia dei soli interessi marittimi, pertanto si avverte che trascorso il suddetto perentorio termine (20 giorni dalla pubblicazione) non verranno accettati reclami e/o memorie e si darà corso alla pratica inerente la concessione chiesta. Si avverte che, trascorso il termine stabilito, non sarà accettato alcun reclamo e si darà corso alle ulteriori incombenze istruttorie finalizzate al rilascio della concessione demaniale marittima». 

Enrico Fresu 

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