Il caro trasporti allontana i turisti italiani dalla Sardegna. «È stato un giugno abbastanza in linea con le aspettative. I clienti stranieri hanno scelto l’Isola come destinazione delle loro vacanze, lo dicono i dati di porti e aeroporti». Ma ci sono anche i numeri dei collegamenti nazionali «che ci fanno registrare il calo degli arrivi dalla Penisola». 

Questa l’analisi del presidente di Federalberghi, Paolo Manca, che guarda ai flussi immediatamente passati e a quelli futuri che andranno ad alimentare l’industria turistica per la stagione 2023. 

Gli italiani possono muoversi verso altre destinazioni come Puglia, Turchia, Grecia o Malta, senza la necessità di prendere una  nave e un aereo, o comunque a costi contenuti. Il loro soggiorno medio prima era di una decina di giorni, ora per la crisi si è ridotto: «E se una famiglia di tre persone prima spalmava su quel periodo la spesa del viaggio, che è di circa 1000 euro, adesso magari non lo fa per tre o cinque giorni nell’Isola. Diventa proibitivo». 

Ma non sarà una stagione negativa, «perché ha ripreso ad arrivare la clientela internazionale. Anche se la parte del leone, tra luglio e agosto,  l’hanno sempre fatta gli italiani». 

(Unioneonline)

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