Complessivamente ci sono a disposizione 115 milioni di euro in tutta Italia per i prossimi tre anni per progetti di contrasto alla povertà educativa dei bambini.

Per la Sardegna, che partecipa insieme alla Liguria, per il primo anno ci sono quasi 3 milioni di euro.

La Fondazione di Sardegna e la Fondazione con il Sud hanno presentato questa mattina il "Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile" nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo.

Obiettivo: sostenere interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Il Fondo, come detto, è alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria che riceveranno un credito d'imposta del 75% per i contributi destinati a finanziare progetti in grado di rimuovere gli ostacoli ai processi educativi dei minori.

Due sono i target di intervento individuati, i bambini (0-6 anni) e gli adolescenti (11-17 anni): il 50% delle risorse sono riservate a progetti di rilevanza nazionale (finanziabili con importi da 1 fino a 3 milioni di euro), l'altra metà a quelli regionali (finanziabili con importi che vanno da 250.000 euro fino a 1 milioni di euro).

"Questo progetto nazionale si cala perfettamente nelle diverse realtà regionali grazie alle Fondazioni", afferma Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna. "La speranza è che in Sardegna si presentino tanti progetti per fare sì che le risorse della Fondazione possa avere una reale e concreta ricaduta sul territorio sardo".

"Dentro questa iniziativa c'è un fatto molto importante, un pubblico che è frutto di un accordo tra privati e Stato,", sottolinea Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione con il Sud.

E aggiunge: "L'auspicio è che si faccia innovazione sul welfare, questi bandi inaugurano una nuova dimensione pubblica nel nostro Paese, con una logica di gestione privata". Le proposte dovranno essere presentate da partnership costituite da almeno due soggetti, di cui uno deve appartenere al Terzo settore: un progetto che venisse presentato da una scuola con un Comune, pertanto, non potrebbe essere preso in considerazione.

L'invio dei progetti dovrà avvenire esclusivamente online, tramite il sito conibambini.org, in due fasi: la prima, di presentazione delle idee progettuali (entro il 16 gennaio per il Bando Prima Infanzia ed entro l'8 febbraio per il Bando Adolescenza), mentre la seconda sarà dedicata all'invio dei progetti esecutivi relativi alle idee selezionate pin precedenza.
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