Diventano realtà gli aiuti ideati per un territorio distrutto dalla disoccupazione e dalla crisi delle industrie. Nel Sulcis si contano circa 30mila disoccupati su 130 abitanti. La percentuale di giovani senza lavoro sfiora il 40 per cento. Il Piano ha l'obiettivo di attrarre investitori in una delle zone più povere della Sardegna, messa in ginocchio dalla chiusura delle industrie e dalla crisi economica.

Per usufruire del credito d'imposta riconosciuto alle piccole e micro imprese che operano nella Zona franca urbana della provincia di Carbonia-Iglesias, i contribuenti soci delle società di persone e delle società di capitali "trasparenti" (ossia che imputano il loro reddito direttamente ai soci) devono indicare nel modello F24 il codice fiscale della società nel campo "Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare" e il numero 62 nel campo successivo, denominato "Codice identificativo". In questo modo - ha spiegato l'Agenzia Entrate - è possibile compensare le imposte dovute, a partire dall'acconto Irpef 2014, entro la prossima scadenza del 20 agosto. Il Piano Sulcis prevede in generale che oltre quattromila piccole e micro imprese ammesse alla fiscalità di vantaggio siano esenti dalle imposte sui redditi, dall'Irap, dall'Imu ed esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. L'importo massimo dello sconto fruibile è pari a 200mila euro (100mila per le aziende del settore trasporto su strada). L'intervento vale, complessivamente, più di 124 milioni di euro.
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