È nuovamente sul piede di guerra l'associazione Verdes - Sardegna Pulita, da sempre contraria all'attività e alle esportazioni della fabbrica bellica Rwm di Domusnovas. E sono nuovamente le vendite ed esportazioni della Rwm a finire nel mirino del sodalizio pacifista oltre a quella che il coordinatore Angelo Cremone definisce "la farsa del blocco di 18 mesi sulle esportazioni belliche della fabbrica domusnovese".

In una nota, Cremone chiede "trasparenza sulle esportazioni" al ministro degli Esteri Di Maio, firmatario del provvedimento di stop alle esportazioni verso l'Arabia Saudita (attivo dal luglio scorso) che ha comportato la perdita del maggior cliente della fabbrica e obbligato l'azienda a non confermare i contratti a tempo di 188 lavoratori.

Una protesta di Sardegna Pulita a Montecitorio (foto Simone Farris)
Una protesta di Sardegna Pulita a Montecitorio (foto Simone Farris)
Una protesta di Sardegna Pulita a Montecitorio (foto Simone Farris)

"Nonostante le richieste alla Farnesina e l'interessamento di alcuni parlamentari non siamo riusciti in nessun modo a procurarci copia del presunto dispositivo obbligatorio emesso per fermare il traffico fuorilegge delle bombe" scrive Cremone che mette nel conto anche le dichiarazioni e gli impegni presi sempre dal ministro degli Esteri riguardo la presunta fornitura bellica della Rwm alla Turchia impegnata nella recente azione militare in Siria. "Di Maio ha garantito in varie occasioni ufficiali, tutte riportate anche dalla stampa nazionale, un Decreto Ministeriale per bloccare le esportazioni della Rwm verso la Turchia: anche in questo caso si tratta di una farsa, non c'è assolutamente traccia di questo decreto tanto sbandierato e pubblicizzato come provvedimento a rispetto della Legge 185 del '90 tante volte violata".
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