La Sp2, scenario di diversi incidenti stradali talvolta mortali, versa in uno stato di abbandono e incuria consapevoli.

Dal Comune di Sant’Antioco si leva una richiesta dal momento che la Provincia del Sud Sardegna, che ne ha competenza, non è in grado, perché priva degli «strumenti», di promuovere un intervento serio sulla arteria che collega Carbonia a Villamassargia: per il Municipio sarebbe auspicabile che la Regione Sardegna promuovesse l’iter di classificazione della Sp2 ad arteria statale, quindi sotto il controllo dell’Anas.

«Nel dicembre scorso ho scritto all’assessore regionale dei Lavori Pubblici e, per conoscenza, alla Provincia del Sud Sardegna, portando al centro dell’attenzione il problema di pericolosità dell’arteria, con la richiesta ulteriore che si valutasse la possibilità di avviare l’iter di classificazione di strada statale – ha spiegato il sindaco Ignazio Locci – ebbene, non ho ricevuto alcuna risposta, né tantomeno mi risulta siano stati effettuati interventi di messa in sicurezza dal dicembre 2022, o finanche avviati chissà quali iter. Oggi ho scritto ai colleghi sindaci del Sulcis Iglesiente, conscio del fatto che tale problema riguardi tutti i nostri Comuni, chiedendo collaborazione in questa battaglia, che sono certo non mancherà, e di valutare eventuali azioni di protesta. Manifestazioni che ovviamente ci auguriamo non siano necessarie. Ciò che ormai è certo, è che la Sp2 necessita di interventi strutturali che non possono più essere rimandati».

La quasi totale assenza della segnaletica orizzontale e il manto stradale in pessimo stato in più punti concorrono a creare una situazione di pericolo. «Quella via di comunicazione nel tempo è stata oggetto di numerosi incidenti stradali, spesso mortali – ha aggiunto il primo cittadino – tutte queste ragioni di fatto limitano il collegamento tra il Sulcis e Cagliari e pongono il territorio in uno stato di isolamento evidente. In questi anni la Provincia del Sud Sardegna – per ovvie ragioni – non è stata in grado di effettuare un intervento degno di questo nome e il risultato dell’abbandono consapevole è negli occhi di tutti. Auspico si risolva quanto prima un problema che riguarda un intero territorio».

(Unioneonline/F)

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