Come annunciato Serafina Mascia, 65 anni, nata a Carbonia e residente a Padova dal ’75, è stata rieletta per i prossimi tre anni alla guida della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, vicepresidenti sono Maurizio Sechi (vicario) e Paolo Pulina. Sono stati eletti anche il nuovo coordinatore nazionale giovani, Mattia Lilliu, e la nuova coordinatrice nazione delle donne, Francesca Concas.

Si sono conclusi questo pomeriggio i lavori del VI Congresso nazionale dei rappresentanti degli emigrati dopo tre giorni intensi di dibattiti e testimonianze. La mattinata si è aperta con la messa celebrata da monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, che ha espresso parole di intensa emozione per la condizione degli emigrati sardi di ieri e per quella degli immigrati di oggi.

Sulle questioni poste dal mondo dell’emigrazione alla Regione, in particolare sui trasporti, la Fasi esprime soddisfazione per la prospettiva della continuità territoriale uguale per tutti, sulla quale ha preso formale impegno l’assessore Massimo Deiana e su cui si è espresso anche il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, intervenuto a nome del Governo, che si è impegnato a far sì che il contributo di 30 milioni possa estendersi per quattro anni. La Ct1 da 9 mesi all'anno passerà a 12 mesi l'anno. La Fasi chiede certezze sul ripristino delle rotte minori da e per la Sardegna (la Ct2), e la difesa del diritto alla mobilità, non solo dei vecchi emigrati, ma anche di quelli di seconda e terza generazione.

Per quanto riguarda la continuità marittima, la battaglia continua.

Inoltre, è stata votata all’unanimità una mozione indirizzata al governo e alla Regione per l’inserimento di programmi in lingua sarda nella programmazione del servizio pubblico Rai, al pari delle altre lingue minoritarie.
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